TITOLO: Roma 2 Dicembre: convegno Internazionale “Distorsione e banalizzazione della Shoah. Il Documento IHRA Recognizing and Countering Holocaust Distorsion”
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Roma 2 Dicembre: convegno Internazionale “Distorsione e banalizzazione della Shoah. Il Documento IHRA Recognizing and Countering Holocaust Distorsion”
01 dicembre 2021
I fenomeni di distorsione della Shoah, del suo significato e della sua storia, sono ormai frequenti. Dalla stella gialla o le casacche dei deportati utilizzati dai no-vax, fino alla derisione di Anne Frank, si assiste in tutta Europa non solo alla cancellazione della memoria, ma al suo uso distorto.
La Coordinatrice Nazionale per la lotta contro l’antisemitismo presso la Presidenza del Consiglio, Milena Santerini, in collaborazione con l’UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, promuove su questi temi il Convegno Internazionale “Distorsione e banalizzazione della Shoah. Il Documento IHRA Recognizing and Countering Holocaust Distorsion” che si terrà il 2 dicembre alle 9,30 presso la Sala Monumentale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. L’incontro sarà trasmesso in streaming sul canale Facebook dell’UNAR https://www.facebook.com/norazzismi/ apre una nuova finestra
L’occasione è la presentazione della traduzione italiana del Documento che l’IHRA (International Holocaust Remembrance Alliance, l’organismo che raccoglie 34 governi del mondo per la difesa della memoria) rivolge ai decisori politici e amministrativi sulle caratteristiche del fenomeno e sul suo contrasto.
Al Convegno porgeranno i saluti la Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti, il Segretario Generale della Presidenza del Consiglio Roberto Chieppa, la Presidente dell’UCEI – Unione Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni, l’Ambasciatore Luigi Maccotta, Capo Delegazione IHRA, Triantafillos Loukarelis, Direttore UNAR e Ruth Dureghello, Presidente della Comunità Ebraica di Roma.
Tra i relatori interverrà Rob Rozett, storico di Yad Vashem, l’ente che in Israele contribuisce a conservare e trasmettere ai giovani la memoria della Shoah, Juliane Wetzel, ricercatrice e studiosa del Center for Research on Antisemitism di Berlino, e Joel Kotek, belga, esperto del Mémorial de la Shoah di Parigi.
Il Parlamento italiano, con la Legge 115 del 2016, ha attribuito rilevanza penale - una circostanza aggravante speciale - alle affermazioni negazioniste della Shoah, dei fatti di genocidio, dei crimini contro l’umanità e dei crimini di guerra.
“La distorsione della Shoah - spiega la coordinatrice Santerini - non è meno preoccupante del negazionismo. Si assiste a tentativi di utilizzare il termine ‘Olocausto’ o ‘Shoah’ per riferirsi ad eventi o concetti che non sono collegati in alcun modo al genocidio della comunità ebraica; vengono tollerati o addirittura viene dato onore a organizzazioni o persone complici di crimini della Shoah. Si usano simboli ed immagini associate alla Shoah - conclude Santerini - per scopi politici, ideologici o commerciali che non sono legati alla sua storia”.