Siglato il Protocollo d’intesa contro le discriminazioni nella fashion industry. Milano, 20 febbraio 2024
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Siglato il Protocollo d’intesa contro le discriminazioni nella fashion industry. Milano, 20 febbraio 2024.
20 febbraio 2024
L’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri (UNAR), la Camera Nazionale della Moda Italiana (CNMI) e l’African Fashion Gate (AFG) hanno siglato un Protocollo di Intesa per tracciare, segnalare e contrastare i fenomeni discriminatori che interessano l’intera fashion industry.
La collaborazione tra le tre istituzioni, promossa da Mattia Peradotto, Coordinatore UNAR, ha diversi obiettivi: promuovere la parità di trattamento tra tutti gli attori del Sistema Moda; sensibilizzare e stimolare i professionisti, le aziende e quanti operano nel settore per favorire l’inclusione, l’integrazione e la valorizzazione delle differenze; individuare le eventuali discriminazioni nel Fashion analizzandone le cause, le conseguenze, gli effetti e proponendo soluzioni adatte; favorire con delle campagne di sensibilizzazione sia una cultura del rispetto dei diritti umani e delle pari opportunità sia la denuncia di tutte le discriminazioni sociali.
Il documento, il primo di questo tipo mai redatto in ambito Moda, è stato presentato questa mattina a Milano il 20 febbraio, nella Sala Parlamentino del Fashion Hub, presso Palazzo Giureconsulti.
Testimonial dell'iniziativa il celebre tiktoker Khaby Lame.
“Sono felice che questo protocollo venga firmato a Milano all’inizio di una settimana importante come quella della Fashion Week. Un protocollo che non è solo un atto formale, ma un impegno tangibile verso i valori fondamentali di diversity e inclusion che sono prioritari anche per la nostra amministrazione. La moda con la sua capacità di influenzare opinioni e percezioni può, e deve essere, un motore per il cambiamento” - dichiara Alessia Cappello, Assessora allo Sviluppo Economico e Politiche del Lavoro del Comune di Milano.
“UNAR è l’Ente deputato dallo Stato italiano a garantire la parità di trattamento tra tutte le persone a prescindere dalle loro caratteristiche individuali quali il background etnico e di provenienza, le convinzioni e la religione, l’orientamento sessuale e l’identità di genere, la condizione di abilità o disabilità e l’età. La sottoscrizione di questo Protocollo con Camera Nazionale della Moda Italiana e con AFG è per UNAR strategica e mira a definire percorsi efficaci per la realizzazione del comune interesse a prevenire e contrastare ogni forma di discriminazione nel fashion system italiano” - dichiara Mattia Peradotto, Direttore Generale dell’UNAR - “Il mondo della moda è da sempre avanguardia di cambiamento e settore capace di contribuire alla costruzione di una cultura diffusa, il nostro obiettivo è impiegare queste due caratteristiche peculiari per rafforzare i valori dell’integrazione, della socializzazione e dell’empowerment per la costruzione di una società plurale e inclusiva, in particolare nell’anno in cui termina la decade ONU dedicata alle persone afrodiscendenti. Per questo collaboreremo all’organizzazione di attività congiunte con l’obiettivo di trasmettere a tutta la comunità, ed in particolare ai più giovani, importanti principi quali il valore della diversità e della non discriminazione”.
“Dal 2018 CNMI lavora sui temi della DE&I grazie ad un gruppo di lavoro dedicato, formato dai manager delle aree HR e CSR dei nostri brand. Ora più che mai sentiamo l’urgenza di essere parte di questo dibattito e dare il nostro contributo per rendere il nostro settore un driver del cambiamento. La moda nella storia ha apportato tanti cambiamenti, noi vogliamo portare avanti questa capacità e tradurla in un percorso di implementazione di best practices in ambito DE&I, in nome di una creatività dell’uguaglianza. Ringrazio sentitamente i firmatari di questo protocollo, Nicola Paparusso e Mattia Peradotto, e colgo l’occasione per annunciare che Tamu McPherson diventerà CNMI Ambassador for Diversity and Inclusion. Il suo supporto sarà fondamentale per tutte le nostre iniziative DE&I è ci accompagnerà e guiderà verso un percorso di trasformazione” - dichiara Carlo Capasa, Presidente di Camera Nazionale della Moda Italia.
“Il razzismo continua ad avvelenare le strutture sociali e la vita quotidiana in ogni società. Nessun settore è immune all’intolleranza e non lo è stata e ancora non lo è del tutto la moda. La moda non vende semplicemente capi di abbigliamento, la moda vende autostima e identità personale. La moda costituisce un ineguagliabile veicolo di comunicazione e di influenza sociale e quindi ha il compito di essere in prima linea per avvallare e contrastare qualsiasi espressione di discriminazione e promuovere iniziative di inclusione. È proprio per questa ragione che da tempo African Fashion Gate promuoveva e spingeva la sottoscrizione di questo Protocollo di Intesa, convinta che una collaborazione e un coordinamento tra l’ente deputato a rappresentare la moda, il terzo settore e l’UNAR potessero originare azioni più incisive in tal senso” – dichiara Nicola Paparusso, fondatore di AFG.
“Sono lieta di entrare a far parte della CNMI come ambassador per promuovere l’equità, l’inclusione e la diversità nella moda italiana. Ho avuto la fortuna di ottenere ciò che ho qui in Italia grazie al sostegno di persone che hanno visto il mio potenziale al di là dei preconcetti basati sul colore della mia pelle. Questo è il mio più grande desiderio per le generazioni che stanno crescendo dietro di me e i miei coetanei: che possano unirsi e prosperare in questo settore estremamente eccitante, bello, stimolante e influente. Questo è lo scopo che mi prefiggo in questo nuovo ruolo di ambasciatrice DE&I per CNMI” - dichiara Tamu McPherson, blogger creativa e fotografa di street style.