null Manconi: “protocollo garante dell’infanzia Regione Umbria, coerente con la legge“

Manconi: “protocollo garante dell’infanzia Regione Umbria, coerente con la legge“

Comunicato stampa

19 settembre 2018

“Il protocollo per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni in ragione dell’orientamento sessuale o dell’identità di genere, predisposto dal Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Umbria – dichiara Luigi Manconi direttore dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR) della Presidenza del Consiglio dei Ministri – risponde esattamente alla funzione di attuare la Legge Regionale 11 Aprile 2017, n.3. E si propone la finalità di promuovere la dignità e il diritto all’autodeterminazione di ogni persona in ordine al proprio orientamento sessuale e alla propria identità di genere, così come disposto da quella stessa legge. La Regione Umbria, dunque, in ragione delle proprie competenze, avrà una funzione propositiva e di stimolo nei confronti di altre istituzioni e soggetti che possano svolgere un ruolo attivo – di prevenzione e formazione – su questa materia. Appare perciò non fondata la perplessità avanzata da esponenti politici e presa in considerazione dalla Prefettura di Perugia sul coinvolgimento degli studenti nell’attività formativa promossa attraverso il Protocollo.

L’articolo 3, comma 1, della legge regionale, sotto la rubrica “istruzione”, impegna la Regione a promuovere, tra le altre iniziative, anche attività di formazione. E gli studenti sono i naturali destinatari di quell’attività formativa e di prevenzione degli stereotipi culturali che non può che rivolgersi anzitutto ai soggetti maggiormente esposti alle discriminazioni che la stessa legge regionale intende contrastare (come accade, ad esempio, con la legge nazionale sul cyberbullismo).

Del resto, un’interpretazione delle finalità della legge regionale che escludesse gli studenti dalle attività formative e di prevenzione sarebbe del tutto priva di ragionevolezza” – conclude Manconi.

Roma, 19 settembre 2018.