Diritti dell’infanzia: UNAR e UNICEF firmano un Protocollo d’Intesa
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Diritti dell’infanzia: UNAR e UNICEF firmano un Protocollo d’Intesa
25 luglio 2023
Il Protocollo della durata di 3 anni vede impegnati UNAR, Comitato Italiano per l’UNICEF Fondazione ETS e l’Ufficio UNICEF per l’Europa e l’Asia Centrale in Italia in azioni e attività di sostegno ai bambini e giovani più vulnerabili nel nostro paese.
25 luglio 2023 - Oggi l’UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali), l’Ufficio UNICEF per l’Europa e l’Asia centrale in Italia e il Comitato Italiano per l’UNICEF Fondazione ETS hanno firmato un Protocollo di intesa della durata di 3 anni per promuovere una cultura e una società inclusive, che superino pregiudizi, razzismo e discriminazione, assicurando che i diritti dei minori in Italia, in particolare i più vulnerabili come migranti e rifugiati, siano promossi e protetti.
La firma è avvenuta oggi, a Roma, presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri alla presenza di: Mattia Peradotto, Direttore generale UNAR, Paolo Rozera, Direttore generale del Comitato Italiano per l’UNICEF Fondazione ETS e Nicola dell’Arciprete, Coordinatore in Italia dell’Ufficio UNICEF per l’Europa e l’Asia Centrale.
Con il Protocollo prosegue la collaborazione tra UNAR e UNICEF sul tema dei pregiudizi inconsci portato avanti con la campagna “OPS!”, acronimo di “la tua Opinione oltre ogni Pregiudizio, contro gli Stereotipi”, che si è articolata su azioni di skills-building per giovani attiviste e attivisti (la OPS! Academy) e azioni di sensibilizzazione che hanno visto protagonisti adolescenti e giovani.
“Nella costante collaborazione con la società civile, la firma del Protocollo con UNICEF rappresenta un elemento strategico, di fondamentale importanza, nella prevenzione e contrasto di ogni forma di discriminazione. L’ascolto e il confronto con le nuove generazioni ci consente di mettere in campo le azioni più efficaci per la costruzione di una società pienamente inclusiva e solidale” - ha dichiarato Mattia Peradotto, Direttore generale di UNAR.
“La firma di questo Protocollo rappresenta un ulteriore passo in avanti per garantire a tutti i bambini e gli adolescenti nel nostro paese uguali diritti, possibilità e dignità. Pregiudizio, razzismo e discriminazione sono concetti che si possono combattere attraverso una corretta informazione, attraverso azioni adeguate a creare un tessuto sociale che sappia guardare all’altro, ai più vulnerabili, non come una minaccia, ma un’opportunità” – ha dichiarato Paolo Rozera, Direttore generale del Comitato italiano per l’UNICEF Fondazione ETS.
"Uno degli strumenti più efficaci per lottare contro la discriminazione è quello di promuovere il diritto di tutte e tutti i bambini e gli adolescenti ad esprimere le loro opinioni, essere ascoltati e partecipare attivamente in tutte le decisioni che riguardano la loro vita. Questa alleanza con UNAR è di fondamentale importanza per creare nuovi momenti di sensibilizzazione e partecipazione" – ha dichiarato Nicola Dell'Arciprete, Coordinatore del programma in Italia dell'Ufficio UNICEF per l'Europa e l'Asia Centrale.
In particolare, il Protocollo prevede di:
- realizzare iniziative di sensibilizzazione a favore dei diritti dei minori, attraverso campagne e momenti pubblici, con focus sul contrasto ai pregiudizi connessi al background etnico e di provenienza, all’orientamento sessuale e identità di genere, alla religione o convinzioni personali, all’età e alla disabilità;
- azioni di advocacy nei confronti delle Istituzioni competenti per la piena esigibilità dei diritti delle persone di minore età e i valori di inclusione e non discriminazione;
- azioni di studio, ricerca e sensibilizzazione relative a pregiudizi, razzismo e discriminazione, con particolare attenzione ai gruppi vulnerabili, per garantire protezione, prevenzione e contrasto di ogni forma di discriminazione basata sull’identità;
- azioni di coinvolgimento diretto di minori nelle attività che verranno realizzate, al fine di accrescerne la consapevolezza dei propri diritti e favorirne la cittadinanza attiva.