Cori razzisti negli stadi di calcio, Unar: bene Lega Serie A, ci aspettiamo rigore per isolare violenti
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Cori razzisti negli stadi di calcio, Unar: bene Lega Serie A, ci aspettiamo rigore per isolare violenti
11 ottobre 2021
“L’intenzione della Lega Serie A di tenere fuori da tutti gli stadi i tifosi responsabili di atti discriminatori, esprimendo condanna unanime quando si verificano tali atti, è una prima risposta nella direzione auspicata dall’UNAR dopo gli ultimi gravi episodi di razzismo che si sono verificati in occasione di alcune gare di campionato. Un risultato positivo che fa seguito alle diverse interlocuzioni avute nell’ambito della collaborazione avviata oltre un anno e mezzo fa tra l’UNAR e la Lega Serie A e che ha già portato alla realizzazione di incisive campagne di comunicazione per sensibilizzare il pubblico nella lotta contro il razzismo nello sport. Per combattere questo grave fenomeno servono determinazione, costanza e fermezza, per questo ci aspettiamo che sia solo la prima di una serie di azioni che consentano finalmente di isolare chi si macchia di gesti offensivi, discriminatori e violenti”. Lo dichiara il direttore dell’UNAR - Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Triantafillos Loukarelis.
“Gli insulti ai giocatori Koulibaly, Osimhen e Anguissa durante Fiorentina-Napoli e quelli rivolti a Vlahovic in Atalanta-Fiorentina, sono solo gli ultimi episodi di una serie vergognosa che purtroppo continua a verificarsi nei nostri stadi – prosegue Loukarelis - A poche settimane dal caso che ha visto protagonista il portiere del Milan Mike Maignan, con il rientro del pubblico alle partite di calcio stiamo assistendo a un’escalation di offese razziste”.
“L’UNAR, in prima linea contro ogni forma di discriminazione anche attraverso l’istituzione dell’Osservatorio Nazionale contro le discriminazioni nello Sport, esprime solidarietà a tutti i calciatori che sono stati vittime di insulti razzisti – sottolinea il direttore dell’UNAR - Si tratta di atti gravi che, se non contrastati, potrebbero sporcare l’immagine del calcio offendendo migliaia di tifosi che amano lo sport. Tali gesti rischiano di riportarci indietro nel tempo, inficiando l’importante funzione educativa che il calcio, attraverso i suoi valori etici universali, può trasmettere ai giovani: non possiamo permetterci il lusso di aspettare senza agire”.
“Per questo ci rivolgiamo anche alla FIGC oltre che ai club di Serie A– aggiunge –affinché si intervenga in maniera decisa per impedire che l’immagine del calcio italiano sia compromessa da questi gesti: quella imboccata dalla Lega Serie A è la strada da seguire, ma ora chiediamo uno sforzo corale perché si prevedano nei regolamenti interni norme rigide da applicare in modo univoco ogni qualvolta si verifichino gesti di razzismo negli stadi”.