null Accesso alloggi ERP, dopo l’ intervento dell’ UNAR il comune di Nardò elimina la discriminazione dal bando

Accesso alloggi ERP, dopo l’ intervento dell’ UNAR il comune di Nardò elimina la discriminazione dal bando

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16 novembre 2021

Il Comune di Nardò, a seguito dell’intervento dell’UNAR-Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali-Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il 12 novembre scorso ha rimosso un requisito discriminatorio nei confronti dei cittadini stranieri originariamente previsto nel bando di concorso 2021 per l’Assegnazione in Locazione Semplice di Alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica disponibili e/o che si renderanno disponibili sul Territorio del Comune di Nardò.

Tra i requisiti richiesti per l’ammissione veniva richiesto di “non essere titolare di diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione, su alloggio adeguato alle esigenze del nucleo familiare ubicato in qualsiasi località”, specificando al punto 3), lett. c) che “i cittadini di Stati membri dell’Unione Europea ed i cittadini stranieri di uno Stato non aderente all’Unione Europea, dovranno documentare la NON titolarità di diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione su alloggi adeguati alle esigenze del nucleo familiare mediante certificati o attestazioni rilasciati dalla competente autorità dello Stato estero legalizzati - ai sensi dell’art. 49 del DPR n. 200 del 5-1-67, dalle autorità consolari italiane e corredati di traduzione in lingua italiana di cui l’autorità consolare italiana attesta la conformità all’originale”.

L’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio, avendo accertato la presenza del requisito discriminatorio nel bando, ha scritto una lettera indirizzata al Comune di Nardò, allegando anche le Linee Guida adottate dall’UNAR in materia di accesso agli alloggi di edilizia residenziale pubblica, redatte allo scopo di indirizzare l’attività della Pubblica Amministrazione secondo le vigenti normative nazionali ed internazionali in materia di parità di trattamento, eguaglianza, non discriminazione e di costituire un valido strumento tecnico-giuridico per evitare un gravoso contenzioso per le Pubbliche Amministrazioni.

In particolare, nella missiva l’UNAR aveva invitato l’Amministrazione comunale a “voler rimuovere in via definitiva l’onere di documentazione aggiuntiva per i cittadini Ue ed extra UE ed equipararne la posizione a quelli di nazionalità italiana, facendo esclusivo riferimento alla certificazione ISEE, senza ulteriori approfondimenti legati alla nazionalità del richiedente”. Invito che è stato accolto dal Comune di Nardò, che ha modificato il bando.

“Su segnalazione del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri – nota prot. 9098 del 10.11.2021 – si legge nell’Avviso integrativo del Comune di Nardò - ad integrazione e parziale modifica delle disposizioni contenute nel bando, si precisa che ai sensi del D.Lgs 215/2003 i cittadini UE ed extra-UE che intendono partecipare al Bando sono tenuti a produrre la medesima documentazione richiesta ai cittadini italiani. In particolare, non sono tenuti a documentare la non titolarità di diritti di proprietà di usufrutto, uso e abitazione nei paesi di provenienza nelle forme previste dal punto 3, lett. c) del Bando, ma possono limitarsi a rendere la dichiarazione richiesta in tal senso”.