25 novembre 2023 - lettera aperta della Ministra Roccella sulle violenze contro le donne nei teatri di conflitto
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25 novembre 2023 - lettera aperta della Ministra Roccella sulle violenze contro le donne nei teatri di conflitto
25 novembre 2023
25 novembre 2023, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la Ministra per la famiglia, la Natalità e le Pari opportunità, Eugenia Roccella, ha inviato ai principali interlocutori internazionali coinvolti sul tema una lettera aperta per richiamare l’attenzione sulle violenze che le donne subiscono nei teatri di conflitto, con particolare riferimento agli abusi sulle donne, aggravati da odio antisemita, perpetrati durante l’attacco terroristico di Hamas il 7 ottobre 2023.
Carissime e carissimi,
oggi si celebra la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e mentre l’Italia e le sue Istituzioni sono fortemente impegnate con la determinazione degli atti e la forza dei simboli a contrastare un fenomeno che ancora persiste e che proprio in questi giorni ci ha mostrato nuovi abissi di violenza e sopraffazione, non possiamo non rivolgere attenzione e pensiero anche a tutte quelle donne che subiscono violenze atroci nelle molte situazioni di conflitto che sono aperte a livello internazionale.
Proprio per accendere un faro su questa tragedia, spesso dimenticata e avvertita come lontana da noi, lo scorso anno, in occasione delle celebrazioni di questa Giornata, ho promosso la conferenza “Stupri di guerra in Ucraina e giustizia internazionale” in collaborazione con il Ministero degli Esteri. Le donne sono spesso le prime vittime delle guerre e dei conflitti armati e contro di loro viene troppe volte esercitata una violenza disumana e specifica, messa in atto per umiliare, offendere, prima ancora che per distruggere e cancellare. Lo stupro è una vera e propria arma di guerra e di terrore, uno strumento per togliere al “nemico” ogni dignità.
Come questo era vero nella guerra di aggressione russa contro l’Ucraina, e come si è cercato di dare voce a tutte quelle donne e al loro dolore, oggi non si può restare in silenzio leggendo le notizie che ci sono arrivate da Israele, anche attraverso fonti di informazione internazionali, e vedendo immagini terribili della violenza e degli stupri perpetrati durante gli attacchi terroristici di Hamas dello scorso 7 ottobre.
Tra le vittime ci sono le donne, di tutte le età: bambine, ragazze, anziane. Violenze feroci in cui il disprezzo nei confronti delle donne è aggravato dall’intolleranza e da un implacabile odio antisemita. Il tragico destino di queste donne, che sono state violentate, abusate prima di essere uccise o rapite, non può essere taciuto e a tutti voi chiedo oggi un impegno specifico per ricercare ulteriori informazioni, per tenere viva l’attenzione, perché se ne continui a parlare per provare a restituire a tutte queste donne una voce silenziata. Vogliamo far sì che il loro dolore abbia un pubblico riconoscimento, vogliamo dare giustizia anche a chi non c’è più. Scrivo questa lettera per chiamare ad uno sforzo collettivo perché i fatti emergano e per assicurare che i responsabili di questo atroce crimine siano processati ed assicurati alla giustizia.
Eugenia Maria Roccella
Ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità